Attività

Il mio principale campo di interesse

Mi occupo da diversi anni di tossicità cutanee in corso di oncoterapia: chemioterapia, target therapy, radioterapia, immunoterapia, presso il DH dell’UOC di Oncologia Medica, Ospedale S. Cuore di Gesù, Gallipoli (ASL LE), primario Dr Giuseppe Serravezza, per un progetto di LILT Lecce.

Mi sono formata c/o il Département d’Oncologie Médicale et Médecine Orale Institut Universitaire du Cancer Toulouse – Oncopole, sotto la guida del Prof. Vincent Sibaud.

Sono membro del Board Scientifico italiano de ‘Il Corpo Ritrovato’, un’associazione scientifica no profit, volta allo studio e alla ricerca per l’accudimento dermo-cosmetologico del paziente oncologico, nata nel 2010 dalla collaborazione delle Prof.sse Pucci Romano, Gabriella Fabbrocini, Norma Cameli. All’interno dell’associazione sono Content Editor della App per IOS ed Android: DOskincare, supporto tecnologico per medici e pazienti, su misure proattive, diagnosi e terapia degli aventi avversi cutanei da oncoterapie.

Il cancro è vissuto dal paziente come una minaccia all’integrità della propria immagine e come perdita di padronanza del corpo. All’alterazione della propria fisicità, indotta già solo dalla malattia, si aggiungono gli eventi avversi causati dalle terapie oncologiche.

In particolare, le tossicità in corso di oncoterapia, minano la qualità di vita del malato, e ciò rischia di compromettere l’atteggiamento complessivo del paziente nella sua lotta. Pertanto, il paziente oncologico va gestito globalmente nel percorso di cura, concentrandosi sulla terapia della patologia primitiva, sul management degli eventi avversi ad essa correlati, e sul supporto psicologico.

In tale contesto, il dermatologo è chiamato frequentemente ad affrontare nuove sfide, provenienti dai quadri clinici associati alla somministrazione dei nuovi agenti antitumorali, come i farmaci a bersaglio molecolare e l’immunoterapia, oltre a gestire le tossicità cutanee, già note e documentate, dei chemioterapici classici e della radioterapia.

Le tossicità cutanee compaiono, in genere, poco dopo l’avvio del trattamento e si stabilizzano nel prosieguo della terapia, sebbene talvolta divengano così importanti da alterare il normale adempimento delle attività quotidiane. La gravità e l’estensione possono essere talmente rilevanti da richiedere la riduzione del dosaggio o la discontinuazione della terapia oncologica, con influenza negativa sulla prognosi. Dal momento che per alcuni farmaci i sintomi sono dose-dipendenti, e considerati un segno di risposta alla terapia, i pazienti sono motivati ad occuparsi dei problemi cutanei come parte integrante del programma.

Da qualche anno, si è identificata una nuova branca nell’ambito della dermatologia, definita Supportive Oncodermatology, descritta da M. E. Lacouture come disciplina dedicata alla salute dermatologica dei pazienti affetti da cancro, sottoposti ad oncoterapia, e dei pazienti sopravvissuti al cancro.

My main interest: Supportive Oncodermatology

The lives of oncology patients have strongly changed in the last decades with the approval of a number of novel molecularly targeted agents, with a superior ability to target cancers cells and better safety profile compared with conventional chemotherapy, and the introduction of immunotherapy.

However, dermatologic adverse events are common and new toxicities, affecting skin (pruritus, maculo-papular and follicular rash, hand-foot disease, pigmentation alterations) , hair (alopecia) , nails (paronichia, onychodystrophy) and adjacent mucous membranes (mucositis), added to the “old toxicities” associated with cytotoxics and radiation damage, are often disabling and have a deep impact on patients quality of life, on the course of anticancer therapy and overall costs of treatment.

High grade of cutaneous adverse events (CTCAE) may require the dose reduction, interruption or discontinuation of chemotherapy, with obvious negative repercussions in patients outcome.

The management of skin toxicities associated with oncotherapy should be proper and prompt, possibly immediate at the onset of the clinical features and taking place in the same oncological and multidisciplinary setting where therapies are administered. Moreover, a special dermatologic expertise, which include knowledge of updated oncological procedures and drugs is needed in order to improve the patients quality of life and outcome and to give a scientific contribution to the “supportive oncodermatology”, a discipline dedicated to dermatologic health in cancer patients undergoing therapy and cancer survivors.